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Tyrrhenian Link: l'elettrodotto ad alta tensione interrato italiano

Terna ha in cantiere la realizzazione di un elettrodotto sottomarino da record. Scopri di più su questo incredibile progetto!

L’innovativo elettrodotto interrato ad alta tensione, il Tyrrhenian Link, ha tutte le carte in regola per diventare un record mondiale. 

Rappresenta infatti l’investimento di Terna più importante di sempre, sia per il budget stanziato (3,7 miliardi di euro) che per le dimensioni dell’opera (950 chilometri di collegamento elettrico).

Senza contare poi il suo vero tratto distintivo: la profondità.
L’elettrodotto verrà infatti costruito ad una distanza di 2 mila metri sotto il mare. In questo modo, diventerà a tutti gli effetti il più profondo al mondo!

Un’opera decisamente fondamentale per lo sviluppo ed il consolidamento delle energie rinnovabili in Italia.

Scopriamo insieme di più sul Tyrrhenian Link e perché è così importante per il nostro paese!

Un elettrodotto sottomarino per la transizione ecologica italiana

Il nuovo Ministero della Transizione Ecologica, guidato dal fisico Roberto Cingolani, è stato creato per:

  • tutelare le risorse naturali
  • promuovere lo sviluppo sostenibile
  • incentivare gli affari energetici.

I due principali obiettivi però da raggiungere entro il 2030, su richiesta della Comunità Europea, sono la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni di CO2.

A tal proposito, il Tyrrhenian Link sarà un valido aiuto per ottenere un approvvigionamento elettrico basato per circa il 70% da fonti rinnovabili.

La realizzazione di questo elettrodotto interrato ad alta tensione consentirà quindi all’Italia di effettuare una corretta ed efficace transizione ecologica.

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Caratteristiche del Tyrrhenian Link: l’elettrodotto sottomarino ad alta tensione

Il progetto Tyrrhenian Link consiste in un elettrodotto ad alta tensione a due linee elettriche sottomarine.

L’elettrodotto sarà quindi composto da un doppio cavo sottomarino di 950 chilometri a 1000 Mw a corrente continua, realizzato con la tecnica della Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC).
Tale metodologia è stata scelta perché consente di forare il sottosuolo con un andamento curvilineo spaziale ed evitare gli scavi a cielo aperto.

Il Tyrrhenian Link renderà quindi possibile un’unione energetica tra le regioni:

  • Sicilia
  • Sardegna
  • Campania.

Tre regioni caratterizzate da una notevole quantità di energia prodotta in eccesso da fonti rinnovabili non programmabili come il solare e l’eolico.

L’obiettivo del Tyrrhenian Link è infatti trasportare sulla penisola l’energia green prodotta in eccesso dalle isole. Così facendo si riuscirà a soddisfare il fabbisogno energetico delle regioni con consumi più elevati usando l’energia sostenibile prodotta dalle altre!

In aggiunta, tale infrastruttura permetterà la creazione di un unico grande collegamento elettrico nel Mediterraneo, poiché si ricongiungerà agli altri due elettrodotti sottomarini già esistenti in Italia:

  • SAPEI (Sardegna – Lazio)
  • SA.CO.I (Sardegna – Corsica – Toscana).

I benefici ed i tempi di realizzazione dell’elettrodotto Tyrrhenian Link

L’intento alla base del progetto di Terna è aiutare l’Italia a dominare le energie rinnovabili, stabilizzando la sua produzione energetica proveniente da fonti energetiche sostenibili.

E’ solo grazie ad un loro sfruttamento efficiente infatti che il nostro paese potrà rendere più sicuro e stabile il suo sistema elettrico nazionale. 

La realizzazione di questo elettrodotto sottomarino consentirà però non solo il miglioramento dello scambio di energia elettrica tra la penisola e le isole, ma anche un aumento della concorrenzialità dei produttori sul mercato elettrico.
Inoltre, porterà alla chiusura gli impianti elettrici più inquinanti presenti sulle isole.

Per quanto riguarda invece i tempi di realizzazione del progetto, Terna ha stimato di completarlo entro al massimo 5 anni dall’ottenimento delle autorizzazioni.
Nello specifico, conta di realizzare a:

  • fine 2025 – inizio 2026 il primo cavo di collegamento tra Sicilia e Sardegna
  • 2027 il secondo cavo della tratta Sicilia – Sardegna
  • 2028 i cavi della tratta est (Sicilia – Campania).

Ci vorrà quindi ancora qualche anno affinché il progetto diventi realtà, ma siamo fiduciosi che renderà più green il futuro energetico italiano.

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