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Cosa significa “impronta ecologica”? Ecco la sua definizione e come si calcola

I preoccupanti effetti del cambiamento climatico sono già da tempo sotto i nostri occhi: per questo si parla sempre più spesso dei temi legati alla tutela del Pianeta.

Uno di questi è l’impronta ecologica, un metodo molto utile per calcolare il nostro impatto sull’ambiente, specialmente in termini di Anidride Carbonica (CO₂) prodotta. Scendiamo allora nel particolare per dare all’impronta ecologica una definizione più dettagliata e capire come calcolare la propria.

Impronta ecologica: definizione

Ti sei mai chiesto cos’è l’impronta ecologica? Con “impronta ecologica” s’intende un metodo di misurazione messo a punto dal professor William Rees della British Columbia University negli anni ’90. Questo indice statistico viene usato ancora oggi per misurare la domanda di risorse da parte dell’uomo nei confronti della natura e il suo rapporto con quello che l’ecosistema Terra può offrirci. Per determinare questa cifra si mette infatti in relazione la quantità di risorse naturali consumate dall’uomo con la capacità del Pianeta di rigenerarle.

Come si calcola l’impronta ecologica?

Più l’impronta ecologica risulta bassa, più si vive un’esistenza ecocompatibile riducendo il proprio contributo al riscaldamento globale. Questo indicatore di sostenibilità misura infatti la richiesta dell’uomo alla Terra in fatto di area (terrestre e marittima) necessaria per produrre ciò che l’uomo consuma. Il calcolo dell’impronta ecologica può essere fatto per un intero Paese ma anche per il singolo individuo.

Calcola la tua impronta ecologica

Ognuno di noi acquista beni alimentari e di consumo, si sposta per il mondo utilizzando diversi mezzi di trasporto e contribuisce in modo consistente all’inquinamento generando scarti di ogni tipo. Sei curioso di capire come calcolare l’impronta ecologica per diminuire il tuo impatto ambientale? Esistono numerosi tool che ti consentono di calcolare le tue emissioni individuali di CO2 semplicemente compilando dei campi: in questo modo puoi scoprire quanto impatta sull’ambiente un viaggio in aereo o una semplice cena.

Impronta ecologica e Living Planet Report

Dal 1999 il WWF ha scelto di utilizzare anche l’indice dell’impronta ecologica per redigere il suo rapporto “Living Planet Report”, considerando le diverse categorie di sfruttamento delle risorse di un territorio. Se, ad esempio, produciamo combustibili fossili, occorre misurare quanti alberi saranno in grado di assorbire tutta l’anidride carbonica prodotta. Ci sono poi i terreni agricoli utilizzati per produrre alimenti, quelli destinati ai pascoli e alla produzione di legname, gli insediamenti abitativi e industriali ma anche piantagioni come il tabacco e la juta. Stesso discorso vale anche per il mare, ad esempio, per la superficie utilizzata per la crescita delle risorse legate alla pesca.

Che impatto ha tutto questo in termini ambientali?

Ogni Paese ha una sua impronta ecologica costituita dalla somma dei terreni agricoli utilizzati, i pascoli, le porzioni di mare sfruttate e le foreste a cui si aggiungono tutte le risorse necessarie per produrre gli alimenti, le fibre, il legname e molto altro. I materiali di scarto generati e il biossido di carbonio emesso si sommano a livello globale. Il risultato è una macro impronta ecologica che presenta numeri decisamente preoccupanti.

Secondo il “Living Planet Report” di WWF, infatti, dal 2012 “l’impronta ecologica dell’umanità ha superato la biocapacità della Terra di oltre il 50%”.

Come ridurre l’impronta ecologica?

L’impronta ecologica è una misurazione utile per comprendere e quantificare l’impatto dell’uomo sulla Terra e dare un allarme sulla gestione delle risorse. Nonostante abbia ricevuto diverse critiche per i suoi limiti, rimane un indicatore molto importante per accrescere la consapevolezza di ognuno e ridurre l’impatto ecologico globale. Iniziamo quindi con il calcolo della nostra personale impronta ecologica per capire dove è possibile migliorare. Un esempio? Dire basta alle bottiglie di plastica, in favore di quelle in vetro riutilizzabili e andare a fare spesa in bicicletta con una busta di stoffa. Con il tempo ogni gesto diventerà più naturale e il Pianeta ci ringrazierà.